Questa volta Netflix l’ha fatta grossa e a dirlo sono i milioni e milioni di utenti delusi da ciò che è accaduto
Grande delusione per I fan di Netflix. Anche la piattaforma per film, serie tv e documentari più famosa e utilizzata al mondo ogni tanto offre grandi dispiacere ai propri clienti, infuriati su social per quanto accaduto. Una scelta a dir poco imperdonabile.
Era il 29 agosto 1997 quando venne fondata Netflix in California, precisamente a Scotts Valley con Reed Hastings e Marc Randolp a capo dell’azienda. Nel 1998 c’è stato invece il primo servizio di noleggio DVD per posta, all’epoca con 925 titoli disponibili e 30 dipendenti.
La svolta arriva nel 1999 quando Netflix introduce l’abbonamento mensile limitato, eliminando dunque tutti i costi per ritardi, penali e scadenze varie. Da lì a poco, nel 2002, Netflix debutta in borsa sul Nasqad. Nel 2007 il servizio si sposta allo streaming fino all’espansione in Canada nel 2010, in America Latina nel 2011, nel Regno Unito nel 2012 e via via in tutto il mondo, sparando in Europa e Asia sempre di più nel 2016. A gennaio 2025 la piattaforma supera i 300 milioni di abbonati.
Crollo Netflix, critiche infinite: ecco perché
Ma cos’ha fatto impazzire così tanto i milioni di abbonati Netflix? Il 27 giugno è arrivata in Italia la serie Squid Game 3, la terza edizione del must coreano che ha raccolto un sacco di consensi positivi nei primi anni, salvo poi raccogliere tantissime critiche in questi giorni.
Nei sei episodi della terza stagione, Gi-hun (giocatore numero 456), interpretato da Lee Jung-jae, deve prendere una decisione provvidenziale tra tornare alla sua vita precedente, povera ma senza rischi, oppure combattere per chiudere definitivamente il gioco.
Senza fare spoiler, possiamo affermare leggendo sui social il grande dissenso dei fan più accaniti della serie che hanno smosso critiche pesanti. Forse si aspettavano qualcosa di diverso oppure devono ancora metabolizzare qualche accaduto, sicuramente i numeri di Squid Game sono altissimi.
