Prima la mazzata, poi le dichiarazioni a favore: per la stella televisiva non ci sono dubbi sul dualismo televisivo di Rai e Mediaset
Rai e Mediaset sono i due colossi della tv Italiana. Da una parte la rete pubblica, basata principalmente sui primi tre canali della televisione, mentre la seconda è privata e gestita dalla famiglia Berlusconi, principalmente rappresentata da Canale 5 e Italia 1.
Spesso i destini si sono incrociati con conduttori televisivi che passavano da Rai a Mediaset e viceversa, così come alcuni programmi che con il tempo si sono spostati di canale. Insomma, cosi e ricorsi storici che hanno fatto la storia della televisione italiana.
Non sempre però le due fazioni, se così vogliamo chiamarle, sono state apprezzate dai protagonisti della tv. Alcuni infatti, come colei di cui parleremo a brevissimo, si è trovato molto meglio in Rai per una serie di interessanti questioni e motivi resi finalmente noti nonostante altri aspetti ugualmente negativi.
Rai, le dichiarazioni sospendono tutti: il virgolettato
Antonella Clerici è stata ospita di Supernova, podcast di Alessandro Cattelan che episodio dopo episodi intervista personaggi diversi. Stavolta è toccata alla Clerici che a toccato alcuni temi davvero molto personali come per esempio la gestione Rai-Mediaset.
La conduttrice italiana è un esempio di persona che ha vissuto entrambe le situazioni, facendosi un’idea chiara col tempo: “Io quando nel 2000 ho fatto sei mesi a Canale 5 passavo dalla Rai di Milano e vedevo l’antenna e piangevo, mi venivano giù le lacrime”.
“Rai è il luogo dove si guadagna meno in assoluto – spiega Clerici- Rispetto ai miei colleghi di pari grado il rapporto è 2 a 10. Non c’è paragone“. Detto ciò, Antonella ha raccontato: “Nessuno sta in Rai per soldi, a tutti i livelli. Uno ci sta per fedeltà, un’abitudine forse“
Proprio per via di questa routine lavorativa e professionale, Clerici non si è mai allontana troppo dalla Rai: “Io conosco tutti, in qualunque studio entro mi sento a casa, le maestranze, i tecnici… è un’azienda particolare, ma quando capisci i meccanismi è bello.”
