Nuove assunzioni in tutta Italia, ecco cosa c’è da sapere: tutti i ruoli, le qualifiche necessarie e le informazioni economiche
Il mondo del lavoro è sempre più un problema in Italia, ma per fortuna sono in arrivo buone notizie. Questo è quanto filtra dalla pubblica amministrazione dopo che anche l’ISTAT ha pubblicato dati tra l’altro incoraggianti se paragonati all’anno scorso.

Per i meno avvezzi ai termini tecnici, ricordiamo che le tre principali categorie in cui si suddivide la popolazione per quanto concerne il lavoro sono gli occupati, vale a dire chi lavora, i disoccupati, coloro che non lavorano ancora ma stanno cercando, e gli inattivi che invece non hanno intenzione almeno nel breve periodo di trovare un lavoro.
Attraverso questi dati, cercando di migliorare le precisione del quadro generale, l’ISTAT conferma che a giugno 2025 rispetto a giugno 2024 gli occupati sono in crescita dell’1.5% (un totale di 363.000) con un aumento di uomini e donne over 50. Calo significativo per i disoccupati e inattivi (-5.5% e -1.2%), anche se va detto che la maggior parte di coloro che ha trovato occupazione lo ha fatto con contratti permanenti e autonomi a differenza dei contratti a termine.
Assunzioni e lavoro, buone notizie per l’Italia
Come vi avevamo anticipato, ci sono buone notizie non solo nei numeri ma anche nei fatti. Infatti è iniziata la ricerca al reclutamento e assunzione a tempo indeterminato di 9300 unità di personale, destinati a 33 amministrazione con oltre 300 milioni di onore complessivo.

Parliamo di Presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri, Agenzie, enti pubblici e dei parchi nazionali che sono interessati a nuove figure con parecchie profili professionali attenzioni come funzionari, assistenti, operatori, magistrati del Tar, medici Ines, dirigenti e così via.
Nel testo specifico che sarà pubblicato come di consueto in Gazzetta Ufficiale verrà spiegata nel dettaglio, per ciascuna amministrazione, i dettagli e le qualifiche necessarie oltre agli oneri annui e a regime per ogni singolo lavoro. Paolo Zangrillo ha dichiarato: “È un risultato importante che consente di contribuire alla riduzione dell’arretrato di fabbisogni e di rispondere in maniera più efficace alle esigenze organizzative delle amministrazioni“