Stupisce tutti e compie una scelta di cuore. La Superstar Nba torna a casa e ricomincia a spingere.
L‘Nba è uno degli sport che genera più introiti al mondo. Un sistema incredibile capace di portare nelle casse delle franchigie miliardi di dollari ogni anno, e di rendere i giocatori gli sportivi più pagati al mondo. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia del nuovo contatto di Devin Booker, che grazie all’ingaggio record di 72 milioni di dollari all’anno, diventerà il giocatore più pagato della storia Nba.

Un simbolo della forza economica della Lega cestista più importante del mondo. Ma l’Nba non è solo questo. Ci sono storie che sembrano scritte di proposito per essere raccontate. Una di queste è quello di Damian Lillard, che ancora una volta ha stupito tutti prendendo una scelta, certamente economica, ma soprattutto di cuore.
Damian Lillard torna ai Portland Trail Blazers, è ufficiale. Una storia degna di Hollywood, che ancora una volt vede come protagonista il classe 1990. Due anni di stop, nei quali Lillard è andato a Milwaukee alla ricerca di un titolo, mai arrivato, insieme a Giannis Antetokpumpo, e poi il ritorno nella squadra che l’ha cestisticamente formato, Portland.
A volte ritornano: Lillard – Portland, la storia infinita
E pensare che molto probabilmente la prossima stagione Damian Lillard nemmeno la giocherà. L’infortunio al tendine d’Achille, accusato nel corso di Gara 4 nel primo turno dei Playoff, dovrebbe tenerlo lontano dal parquet per tutto l’anno. Ma il suo ritorno a Portland è un simbolo. Tagliato dai Milwaukee Bucks, Lillard sceglie di tornare a casa accogliendo a braccia aperte un progetto che ha tutta l’aria di poter diventare qualcosa di grande.

Insieme a Jrue Holiday proverà a passare a Scott Henderson e Shaedon Sharpe la maturità che gli manca per sfruttare il loro talento al 100%. Dani Avdija, Toumani Camara, Donovan Clingan e il cinese scelto all’ultimo Draft Nba Yang Hansen sono una serie di pedine interessanti del roster dei Portland Trail Blazers. Il General Manager Joe Cronin ha costruito una squadra di prospettiva, che grazie a Lillard potrebbe fare un passo in avanti.
Difficile fare meglio della finale della Western Conference raggiunta nel 2019 e persa contro i Golden State Warriors. Ma il basket è il più delle volte imprevedibile, e magari l’esperienza acquisita aiuterà Lillard e compagni.