Arriva la confessione di Jannik Sinner: l’altoatesino si racconta, lasciando di stucco tutti i suoi tifosi e non solo
Jannik Sinner è sicuramente l’uomo del momento per quanto riguarda l’intero mondo dello sport italiano. Sta riportando il tennis ad altissimi livelli, come nel nostro paese non si vedeva da tempo. L’altoatesino è il personaggio più discusso dopo le diverse vittorie che fanno del 2024 il suo anno. Nonostante venga da qualche giorno turbolento a causa della sconfitta in semifinale ai Master 1000 di Montecarlo contro Tsitsipas.
La sconfitta ingiusta per come è arrivata (con Sinner alle prese con alcuni problemi fisici e un errore grave da parte del giudice di linea) è solo la seconda di quest’anno per lui. Questa la dice lunga sul suo status e sul suo momento di forma. Presto potrebbe scalare la vetta e ambire al primato come numero uno del mondo, attualmente in mano a Djokovic. La sua ambizione è sicuramente quella di arrivare ad esserlo, prima o poi. Il futuro è dalla sua parte. Intanto, pur non amando molto i riflettori, il tennista si è lasciato andare ad alcune rivelazioni sulla propria vita e carriera.
All’italiano, infatti, sono state fatte alcune singolari domande durante una conferenza stampa proprio a Monte Carlo, nel corso del torneo che l’ha visto sconfitto in semifinale a causa dell’errore di cui sopra.
In particolare a Sinner è stato chiesto quale sia stata la sua prima partita di tennis che abbia visto live cioè dal vivo. La sua risposta ha lasciato di stucco e per certi versi è sorprendente. “Sarò molto onesto, fin quando non ho scelto di giocare a tennis e fare questo nella vita, non avevo visto molte partite né mi ero appassionato al gioco”. Più schietto di così, il classe 2001 non potrebbe essere. Poi continua: “La prima partita che ho visto dal vivo però la ricordo molto bene“. Qual è stata?
“Era al Challenger di Ortisei e giocava Andreas Seppi”, asserisce l’altoatesino. Che poi chiarisce: “Quando a 14 anni ho deciso di provare a diventare un tennista professionista ho iniziato a guardare molte più partite. Ho visto molte gare di tennisti in attività però, mai di quelli del passato”. C’è spazio anche per qualche rimpianto: “Mi dispiace non aver affrontato alcuni tennisti che si sono ritirati come Tsonga e soprattutto Roger Federer, col quale purtroppo non ho mai giocato un incontro ufficiale”.
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