Impegnato a Cincinnati, Jannik Sinner viene preso di mira da un collega che ha avuto parole durissime contro l’italiano
Jannik Sinner è arrivato a Cincinnati da campione in carica e con l’obiettivo di confermarsi sia per motivi di forma che di classifica. Infatti è risaputo che “vincere aiuta a vincere“, specialmente prima di uno Slam, ma la verità è che ci sono ben 1000 punti da difendere.

Carlos Alcaraz ha solamente 60 punti da conservare tra Cincinnati e US Open, essendo uscito anzitempo da entrambi i tornei nel 2024 mentre Jannik ha vinto entrambi per un totale di 3000 punti poiché la vittoria di uno Slam regala al tennista campione 2000 punti in un colpo solo.
Dunque ancora più tensione per Jannik che fin qui ha battuto il colombiano Galan in meno di un’ora, il canadese Diallo per 6-2 7-6, senza però brillare secondo lo stesso altoatesino che a fine match ha chiesto subito a coach Vagnozzi di andarsi ad allenare subito dopo il match, e infine anche Mannarino.
Che steccata a Sinner: “Non credo più a Babbo Natale…”
L’avversario degli ottavi è stato proprio Mannarino che non ha avuto proprio parole al miele per Sinner nel pre partita a Cincinnati: “Non credo più a Babbo Natale – spiega il francese .- Possiamo sempre concederci il beneficio del dubbio, ma è davvero sorprendente che tra i 300 migliori giocatori, sono i numeri uno a risultare positivi“.

Mannarino si riferisce non solo a Jannik, ma anche a Swiatek: “Mi alzo ogni mattina zoppicando. Se devo confrontarmi con ragazzi tra i 20 e i 25 anni che non sono puliti, è complicato. Spero per loro che non sia così“. Insomma, parole davvero dure per il tennista.
Ricordiamo che Sinner è rimasto lontano dai campi per tre mesi dopo che la WADA e Jannik si sono accordati consensualmente per un stop dai tornei e non solo. Jannik è poi tornato per gli Internazionali di Roma, dove ha perso in finale con Alcaraz.