Jannik Sinner dovrà ritrovare la concentrazione ma soprattuto la salute fisica e mentale in vista dell’ultimo Slam dell’anno
È stato un torneo di Cincinnati che non poteva finire peggio per Jannik Sinner. Il ritiro dopo meno di mezz’ora e nemmeno un set giocato contro Carlos Alcaraz in finale ha lasciato di stucco moltissimi tifosi e addetti ai lavori, pronti a gustarsi l’ennesimo capitoli di una meravigliosa rivalità sportiva.

L’altoatesino aveva sconfitto agevolmente nei turni precedenti il colombiano Galan, i canadesi Diallo e Auger Aliassime e i due francesi Mannarino e Atmane, quest’ultimo nel giorno del suo 24esimo compleanno. In finale poi la pessima notizia.
Sinner non stava bene e ha sofferto parecchio il caldo. È sceso in campo per i tifosi e per provare a dare un senso ad una giornata che però, almeno nella testa di Jannik, difficilmente sarebbe potuta andare meglio. E ora gli occhi sono sullo US Open…
Sinner, il consiglio dell’esperta: “Deve imparare queste cose”
A parlare di questa spiacevole esperienza in cui si è trovato Sinner è stata Nicoletta Romanazzi, mental coach di atleti di spicco dello sport italiano come Marcell Jacobs e Gianluigi Donnarumma, che ha provato ad analizzare la dinamica.

“Spesso in atleti di vertice – spiega l’esperta – la parte competitiva è fuori misura, si allenano come se non ci fosse un domani. Non conosco personalmente Sinner, mi pare molto capace a gestire la propria mente, sarebbe interessante sapere però se ha la capacita’ di ascoltare anche il proprio corpo. Impari a ritrovare in se stesso piacere e riposo, devono avere uno spazio nella propria vita“.
Romanazzi conclude: “Ogni tanto serve staccare davvero, per tornare ad essere perfomanti e divertirsi davvero a fare quel che si fa. Cerco di far capire che l’unico modo per stare bene è tenere in equilibrio le nostre parte interiori, ci permette di funzionare bene nella vita. Per la parte competitiva il corpo non esiste, se ce l’ho troppo sviluppata. Per quella parte, la competività nella nostra testa, ci si dovrebbe allenare continuamente”