Con il campionato di Serie A terminato e il Napoli campione d’Italia emergono alcuni retroscena davvero inattesi sui protagonisti partenopei.
La stagione 2024-25 del campionato di Serie A si è conclusa con la vittoria del Napoli all’ultima giornata, dopo un testa a testa con l’Inter molto avvincente. La formazione di mister Antonio Conte ha raggiunto un risultato molto prestigioso anche alla luce della risposta data agli infortuni e alle cessioni, sopratutto quella del georgiano Kvaratskhelia durante la sessione invernale di calciomercato al PSG, poi campione d’Europa.
A confermare la bontà delle prestazioni offerte del Napoli c’è un dato che riguarda la difesa partenopea: con 27 gol subiti è la migliore d’Europa. Una fortezza, la porta di Alex Meret. Senza dubbio una statistica possibile grazie al lavoro di squadra di tutte le componenti, ma sicuramente un accenno particolare in questo caso è rivolto alla difesa.
Fra i volti simbolo di questa vi è chiaramente Giovanni Di Lorenzo. Il terzino è il capitano della formazione guidata da mister Conte e ha già sollevato al cielo per due volte la coppa dello scudetto. Un orgoglio, come quello di indossare la maglia della Nazionale italiana, che ha ribadito ancora una volta il suo agente Mario Giuffredi, intervento a ‘Radio CRC’ durante la trasmissione ‘A Pranzo con Chiariello’.
Napoli, il retroscena sugli ultimi due mesi di Giovanni Di Lorenzo: ne parla l’agente
“I giovani di oggi non capiscono il valore della Nazionale italiana. Un tempo s’iniziava a giocare per quello a calcio. Oggi, quando si arriva in Nazionale, fra vacanze e infortuni, si trovano mille motivi per non andare”, dichiara l’agente. Un commento dovuto alle ultime vicende dell’Italia, al centro delle polemiche anche perché alla ricerca del prossimo Ct dopo la conclusione anticipata del rapporto con Luciano Spalletti.
A proposito di abnegazione Mario Giuffredi ha dichiarato sul suo assistito Giovanni Di Lorenzo: “Lui gioca da due mesi con le infiltrazioni”. Nonostante ciò è stato in campo con l’Italia sia contro la Norvegia che contro la Moldavia, per le due gare valide per le Qualificazioni ai Mondiali del 2026. Una rivelazione circa una condizione fisica non eccellente, ma che non ha impedito al difensore del Napoli di voler comunque apportare alla causa sia della sua squadra di club che della Nazionale. Un esempio da seguire: si riconferma così il capitano partenopeo.
