La NBA potrebbe subire una rivoluzione regolamentare. Il pensiero della star dei Lakers è tutt’altro che scontato.
La stagione di NBA si è conclusa con la vittoria degli Oklahoma City Thunder in finale contro gli Indiana Pacers, e il draft della corsa notte ha ufficialmente dato il via alla nuova annata. Nessuna sorpresa particolare dal per quanto riguarda le pick, con i Dallas Mavericks che hanno scelto Cooper Flagg.

Grande attesa per l’ex Duke, con una NBA che guarda al futuro ed è alla ricerca di volti emergenti e nuovi modi per attrarre pubblico. Anche a costo di modificare il regolamento. Da qualche mese infatti nelle stanze della NBA circola un’idea che potrebbe rivoluzionare il gioco del basket.
Negli ultimi anni infatti si è molto discusso della facilità con cui le squadre provano il tiro da 3. I giocatori si sono specializzati sul tiro dalla lunga distanza e ciò ha avuto ripercussioni sull’intero sistema di gioco adesso molto più legato alla ricerca dei 3 punti. Ecco quindi che si è paventata l’introduzione del tiro da 4 punti, a distanza maggiore.
Tiro da 4 punti in NBA, LeBron dice la sua sulla clamorosa idea
L’idea, ad oggi in una fase ancora embrionale, ha scatenato come al solito un acceso dibattito tra innovatori e puristi del gioco. I primi fanno riferimento al fatto che nel basket da sempre si è discusso e cambiato regolamenti. Lo stesso tiro da 3 è un’introduzione relativamente recente. Dall’altro lato c’è chi però contesta questa novità che esaspererebbe la ricerca del tiro da parte dei giocatori a discapito del gioco sotto canestro.

A prendere posizione anche la star dei Los Angeles Lakers LeBron James, il quale intervenendo prima al podcast con Steve Nash “Mind the Game” e poi sui suoi stessi social ha molto criticato questa possibile introduzione ritenendola un potenziale problema per i giovani cestititi.
Al momento il numero uno della NBA, Adam Silver, non ha ancora preso una decisione e l’idea è ancora allo stato embrionale. Probabile che possa essere, come accaduto in passato con altre novità regolamentari, prima testata in G League per poi, eventualmente, adottata anche in NBA. Quello che è certo è che Silver, già in questi anni, ha dimostrato di non aver paura ad introdurre clamorose novità, vedi ad esempio il play-in, in NBA.