La Nba fa fatica ad uscire dalla tempesta, il Commissioner Adam Silver ha le idee chiare ma non piaceranno ai tifosi.
È un periodo complicato per la Nba, non è un mistero. La Lega di pallacanestro più famosa al mondo sta affrontando un momento delicato della sua esistenza, poichè diversi fattori ne stanno minando la solidità e, soprattutto, l’appeal a livello globale.

La finale di quest’anno, tra Oklahoma City Thunder e Indiana Pacers ha in qualche modo riacceso il fuoco all’interno di un sistema che sembrava ormai stanco di vedere sempre gli stessi volti in campo nelle occasioni più importanti.
Ma questo apparente stato di salute della Nba nasconde, in realtà, una difficoltà importante che il commissionare Adam Silver sta riscontrando. Una delle principali idee per riportare entusiasmo all’interno della Nba consiste nell’espansione della stessa ad oltre 30 squadre. Un’apertura che sarebbe certamente storica, ma che al momento fatica ad arrivare. “Ci sono ancora tante analisi di mercato da fare e non c’è nulla di deciso ancora, nell’uno e nell’altro senso, e non ci sono tempistiche. Faremo le ricerche più complete possibile per cercare potenziali problemi”, ha commentato Adam Silver, di fatto facendo emergere quello che è un percorso al momento ancora molto acerbo.
Nba, l’espansione si ferma: il Commissioner non ha dubbi
Adam Silver ha innanzitutto annunciato che ci saranno due commissioni separate per le analisi finanziarie e strategiche. E poi le difficoltà sono evidenti, tanto da ammettere che l’Nba si trova al giorno 1 dio questa nuova fase, ragion per cui è troppo presto per fare previsioni.

(LaPresse) pallacanestrobiella.it
Al centro dell’attenzione ci sarebbe, ovviamente, l’analisi delle possibili nuove città da inserire. Una nuova squadra porta con sé un nuovo mercato, legato alla franchigia, e un nuovo pubblico da coinvolgere all’interno del sistema Nba. La distribuzione degli introiti con una nuova squadra poi, sembra un problema. Il nuovo accordo per i diritti tv a partire dalla prossima stagione, porterà nelle casse della Nba 76 miliardi di dollari per i prossimi 11 anni.
La copertura delle reti locali è un ulteriore tema che si aggiunge alle già enormi difficoltà progettuali. E infine l’opposizione degli altri proprietari, che non sembrano propensi ad aggiungere posti a tavola e dividere la torta in più fette. Occhio quindi a quello che potrebbe succedere, perchè l’Nba fa fatica ad uscire dalla tempesta.