Netflix, l’incubo diventa realtà: fan sotto shock

Una serie da recuperare assolutamente, l’elogio della critica lo conferma: i dettagli.

Netflix ha un catalogo immenso che, talvolta, non viene preso completamente in considerazione. Sono numerosissime le produzioni Netflix che si trovano sulla piattaforma e che, nonostante il lavoro certosino svolto per metterle in onda, non sono apprezzate oppure, per qualche motivo, non ricevono lo stesso successo di altre.

Netflix
Netflix, l’incubo diventa realtà: fan sotto shock (Pixabay) pallacanestrobiella.it

È il caso di “Marianne”, una miniserie francese uscita nel 2019. Nonostante l’approvazione della critica con uno straordinario 100% di gradimento su Rotten Tomatoes, per anni è stata quasi invisibile. E pensare che molti appassionati la considerano uno degli horror più disturbanti mai proposti in streaming. Un vero e proprio paradosso per la piattaforma di streaming che, al momento, si trova in vetta alle classifiche delle visualizzazioni streaming.

La protagonista è Emma Larsimon (Victoire Du Bois), una giovane autrice di romanzi horror. A causa del suicidio di una sua amica, la protagonista torna nel suo paese di origine e scopre che tutte le situazioni mostruose che fino ad allora erano state frutto della sua fantasia, erano diventate reali. Antichi segreti, apparizioni sinistre, e possessioni che riveleranno un vero e proprio incubo: la stessa Marianne è in realtà una strega che tormenta da secoli la comunità e che non ha alcuna intenzione di lasciar passare chiunque osi sfidarla.

“Marianne”: il clima, la critica e il valore della serie

In otto episodi la serie riesce a ricreare alla perfezione il clima soffocante degno dei migliori horror. Un’atmosfera cupa che unisce il clima fiabesco con il linguaggio moderno. Alcune sequenze restano impresse a lungo, in particolare quelle con la terrificante Madame Daugeron (Mireille Herbstmeyer), trasformando la visione in un’esperienza che scava nella memoria. Non si tratta del solito accumulo di jump scare: Marianne lavora sul disagio psicologico, sulle paure primordiali e sull’idea che nessun luogo o momento sia davvero sicuro.

Netflix
“Marianne”: il clima, la critica e il valore della serie (Pixabay) pallacanestrobiella.it

Nonostante il successo di critica, Netflix decise di interromperla nel 2020, poco dopo l’uscita. Una scelta che ne ha inevitabilmente frenato la diffusione, relegandola al ruolo di titolo “minore”. Eppure, il formato da miniserie funziona perfettamente: la storia è completa, senza finali sospesi, e mantiene una coerenza rara per l’horror televisivo.

l valore della serie è stato riconosciuto persino da Stephen King, che la consigliò pubblicamente definendola una delle esperienze più spaventose disponibili online. Ciononostante, rimane poco citata rispetto a produzioni americane più celebri come Hill House o The Fall of the House of Usher. Eppure, per chi cerca un horror breve ma intensissimo, capace di fondere suggestioni gotiche e scrittura contemporanea, Marianne è una scoperta imprescindibile.

Gestione cookie