Risultato storico per l’Italia che aggiunge un tassello fondamentale, ecco cosa sta succedendo.
La stagione NBA si è appena conclusa e tutta la Lega sta già lavorando per ripartire in vista della prossima stagione. La vittoria degli Oklahoma City Thunder in gara 7 contro gli Indiana Pacers apre una nuova pagina di storia all’interno della Nba.

Al netto dell’infortunio di Haliburton che per molti ha influenzato in modo fatale l’andamento della finale, quella di Thunder è una vittoria importante per tutto il sistema. Un progetto a lungo termine che culmina con la vittoria del titolo, di fatto superando squadre blasonate come i Boston Celtics o i Gold State Warriors. Un titolo che apre un varco importante all’interno della Nba, proprio ora che alcune franchigie sembravano aver preso il comando della Lega, sportivamente parlando.
Ed è in questo contesto che si inseriscono i giovani che premono parte al Draft, che mai come quest’anno è stato storico per l’Italia. Tra i ragazzi scelti c’è anche un giovane italiano: Saliou Niang. Nella serata dedicata al secondo giro di scelte, i Cleveland Cavaliers hanno scelto òl’italiano ex Trento classe 2004. Un traguardo importantissimo, il 12° italiano ad entrare in Nba. a chi sono gli altri 11?
Nba, Niang scelto dai Cavs: è il 12° italiano
Saliou Niang è stato selezionato alla 58ª scelta dai Cleveland Cavaliers. Il classe 2004 farà parte dei giovani talenti del programma “Draft&Stash”, selezionati cioè da una franchigia che ne detiene i diritti senza inserirlo nel roster fin da subito. È quello che sta succedendo a Gabriele procida e Matteo Spagnolo, selezionati dagli Utah Jazz e dai Minnesota Timberwolves.

Ma chi sono gli altri italiani scelti al Draft? Il primo fu Dino Meneghin, scelto dagli Atlanta Hawks nel 1970. Meneghin in Nba non ci andrà mai, era un mondo ancora troppo lontano. Nel 1986 tocca a Augusto Binelli scelto ancora una volta dagli Atlanta Hawks e anche lui mai andato realmente negli Stati Uniti, rifiutò il contratto annuale offertogli. Stesso discorso per Riccardo Morandotti l’anno successivo. Nel 1990 Stefano Rusconi, scelto dai Cleveland Cavaliers, fu il primo a giocare davvero in Nba dove giocò, però, solo sette partite.
Poi Andrea Bargagni, Marco Belinelli e Danilo Gallinari, i tre fari italiani in Nba. E poi Alessandro Gentile, Nico Mannion e, infine, Procida e spagnolo. Discorso diverso per Fontecchio, arrivato in Nba senza passare dal Draft.