Tennis italiano, che scontro: “Sinner non può farcela”

Un grande personaggio del nostro tennis ha parlato di Jannik Sinner e delle prossime sfide che coinvolgeranno il campione italiano

Parlare di Jannik Sinner oggi è ovviamente un esercizio semplice. C’è poco da dire e tanto da ammirare di questo fuoriclasse italiano, nativo dell’Alto Adige, che si sta mettendo in mostra nei maggiori tornei tennistici del mondo. Non a caso è il primo azzurro della storia a salire al secondo posto del ranking mondiale ATP.

Sinner e il record che non può battere
Jannik Sinner non potrà battere questo primato tennistico (Ansa) – Pallacanestrobiella.it

Il 2024 è iniziato in maniera clamorosa, con il primo grande slam vinto in Australia, il superamento in classifica di due altri mostri sacri come Medvedev ed Alcaraz ed altri tornei importanti conquistati e ben giocati. E siamo solo all’inizio, visto che a breve comincerà la stagione dei grandi appuntamenti, quest’anno arricchita da un impegno in più a cui Jannik tiene particolarmente.

Infatti, oltre ai soliti impegni di primo piano tra Wimbledon e Roland Garros, Sinner affronterà con ogni probabilità i Giochi Olimpici che si disputeranno tra luglio e agosto a Parigi. Una grande opportunità di entrare ancor di più nello sport italiano. Eppure c’è chi in passato ha ottenuto un traguardo che Sinner non riuscirà ad eguagliare proprio in questo ambito.

L’ex fuoriclasse azzurro e il primato che Sinner non batterà

A parlare è Paolo Canè, uno dei tennisti più talentuosi del nostro paese di qualche decennio fa. Un atleta che non avrà ottenuto i traguardi di Sinner, ma che si è tolto lo sfizio di battere i migliori della sua epoca, quali Connors, Wilander o Edberg. Interpellato da Fanpage.it, l’ex tennista bolognese ha voluto ricordare questo suo record.

Paolo Canè e il record alle Olimpiadi
Paolo Canè, l’ex tennista e la sua medaglia di bronzo storica (Screenshot Instagram) – Pallacanestrobiella.it

Canè è stato il primo tennista italiano ad arrivare ad una medaglia olimpica, a Los Angeles nel 1984. Un bronzo nel torneo maschile che però rimane come dimostrativo, visto che il tennis divenne torneo ufficiale alle Olimpiadi solo dall’edizione del 1988. Ma tale traguardo viene visto dal diretto interessato come inarrivabile.

“Nel 1984 presi la medaglia di bronzo, che mi tengo cara perché Sinner dice che è più importante di uno Slam o del diventare numero uno visto che si gioca ogni 4 anni. Ho fatto la storia in Italia e nessuno lo riconosce. Era dimostrativo, ma è sempre un torneo dove c’era importanza. Dimostrativo o no, dava sempre una medaglia dell’Olimpiade Un traguardo unico perché Sinner non potrà battere questo record. Io l’ho vinta a 19 anni. È un prima che dura da 40 anni”.

Un primato che Canè dunque si tiene stretto e caro, sperando che Sinner possa comunque fare grandi cose ai giochi di Parigi. Dove lo stesso bolognese sarà presente, nelle vesti di commentatore per la Rai.

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