Grande sorpresa per il futuro dei Los Angeles Lakers e soprattutto di LeBron James. Dopo le delusioni arriva una scelta chiave
Chi segue il campionato di NBA, il più prestigioso e spettacolare torneo di pallacanestro al mondo, sa bene quanto i Los Angeles Lakers rappresentino una franchigia storica per il basket statunitense. Un club che spesso ha dominato la Western Conference e che ha ospitato nelle proprie fila grandissimi campioni e leggende.
L’ultimo dei quali si chiama LeBron James, il cestista più famoso e di alto livello degli ultimi anni. Dal 2018 l’ex enfant prodige, ormai vicino ai 40 anni di età, ha sposato il progetto dei Lakers, portandoli al titolo nazionale nel 2020. Ultimamente però la squadra della California sta attraversando un momento molto complicato.
I Lakers sono usciti al primo turno dei playoff nazionali contro i Denver Nuggets, suggerendo alla dirigenza dei giallo-viola un cambio radicale. Esonero in vista per il coach Darvin Ham e subito caccia al nuovo tecnico, che possa ridare lustro, qualità di gioco e convinzione ai Lakers in vista della prossima stagione sportiva.
La notizia lanciata dal portale spagnolo ‘El Gol Digital’ parla di due candidati per sedere sulla panchina dei Los Angeles Lakers a partire dall’ottobre prossimo. Entrambi sarebbero dei nomi proposti, o quanto meno graditi, da LeBron James, che rinnoverà per almeno un altro anno con questa franchigia.
Il primo nome è quello di Tyrone Lue, ovvero il coach statunitense che guidò i Cleveland Cavaliers a conquistare l’anello più sorprendente della carriera di LeBron, ovvero quando riuscirono a rimontare in finale l’1-3 di parziale subito dagli Warriors. Un tecnico molto apprezzato in NBA, che potrebbe soddisfare i requisiti richiesti dai Lakers per ritornare in alto.
L’alternativa per la panchina si chiama JJ Redick, anche lui molto vicino a LeBron James. Infatti questo coach ha da poco iniziato un podcast sul basket, molto seguito negli USA, ideato proprio con il noto cestista nativo di Akron. Dunque candidatura sponsorizzata seriamente da LeBron, anche se Redick ha già avuto colloqui con diverse altre franchigie in questi ultimi mesi.
Dunque la panchina dei Lakers sarà un affare quasi legato in maniera intrinseca alla figura di James, che ha in qualche modo scelto di restare un’alta stagione a Los Angeles a patto di essere messo in condizione di tornare al top, come giocatore e come squadra. Idem per quanto riguarda Anthony Davis, altro fuoriclasse dei giallo-viola che vuole restare nonostante la scadenza di contratto.
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