Le ultime parole di Paolo Bonolis hanno lasciato molti senza parole: ha tirato in ballo anche il Papa, cresce la preoccupazione.
Ad oggi Paolo Bonolis resta senza ombra di dubbio uno dei personaggi televisivi più amati del panorama italiano. Conduttore abile ed esperto, in grado di tenere testa anche ad eventi molto importanti, Bonolis nel corso del tempo ha costruito attorno a sé una consapevolezza ben chiara: può definirsi senza timore di smentita uno dei conduttori più importanti della storia della televisione italiana, al pari di Maurizio Costanzo e Mike Bongiorno.

Non soltanto le grandi capacità di fronte alla telecamere, ma anche un pensiero critico sempre accesso che lo hanno reso anche decisamente affascinante sotto il punto di vista intellettuale. Paolo ha speso preso delle posizioni molto nette nei confronti di diverse questioni, anche particolarmente spigolose.
Proprio in queste ore ha parlato di un argomento molto importante legato ai giovani e quello che rappresenta per loro lo smartphone. Le sue parole risuonano come un pensiero comune, una preoccupazione che sta diventando sempre più presente e pressante sulla mente di genitori e non solo.
“Lo smartphone si può avere solo dai 16 anni. Punto”, ha detto Paolo senza troppi giri di parole. Un pensiero che cela al suo interno un problema serio che contraddistingue ad oggi tanti di quelli che fanno parte delle nuove generazioni.
Paolo Bonolis, parole pesantissime in queste ore
“Quando c’è stata la cerimonia per i funerali del Papa, non c’era una sola persona che si facesse il segno della croce o che seguisse la liturgia”, ha detto ancora Paolo Bonolis a ‘Leggo’, tirando in ballo Papa Francesco ma ponendo l’attenzione per il futuro.

“Erano tutti col cellulare alzato a filmare: non contava essere lì a vivere l’emozione di un momento storico, era più importante poter dire agli altri ‘io c’ero'”, ha ancora detto Bonolis. Insomma, una presa di posizione ben chiara che tira in ballo anche la Chiesa, un monito anche per il nuovo Papa Leone XIV.
Quelle del conduttore italiano sembrano una sorta di grido di allarme rivolto anche al Pontefice che, al tempo stesso, proprio in occasione del suo insediamento ha parlato di AI e nuove tecnologie. Una sfida che vedrà evidentemente anche la Chiesa protagonista da qui ai prossimi anni.